CONGEDI PARENTALI, CURE A DOMICILIO, AIUTO ALLE FAMIGLIE PATRIARCA (S&V): “IL WELFARE SI FACCIA CARICO DI CHI MUORE”
Perché non pensare a congedi parentali che aiutino le famiglie con un malato grave? Perché non rafforzare l’assistenza domiciliare e coinvolgere effettivamente le famiglie nelle cure? Perché non valorizzare di più il volontariato sociosanitario e familiare? Sono le proposte di Scienza & Vita sul piano degli interventi di welfare che Edoardo Patriarca, consigliere nazionale dell’associazione, ha formulato oggi a Firenze in apertura della campagna “Né accanimento né eutanasia”, che si svolgerà fino al 5 dicembre in oltre 50 città italiane. Interventi in campo sociale sono per Patriarca “essenziali, se si vogliono dare risposte concrete a situazioni di estremo disagio, che diventano terreno fertile per chi intende introdurre pratiche inaccettabili, come l’eutanasia. Al di là della demagogia, occorrono serie politiche di reale solidarietà, che si facciano carico anche di chi percorre l’ultimo tratto della propria esistenza. Noi crediamo che la civiltà di un Paese si misuri da questo, non dall’introduzione di un diritto alla morte”. Per questo motivo, ha spiegato Patriarca, “vanno messi in campo investimenti ad hoc per assistere a casa malati gravi e in fase terminale”. In più “va garantito alle famiglie un effettivo coinvolgimento nella programmazione delle cure e dei tempi di vita del malato e soprattutto va previsto nelle strutture sanitarie un adeguato supporto psicologico ai malati e ai loro cari”. Infine, il consigliere nazionale di Scienza & Vita con delega all’associazionismo ha proposto “una maggiore valorizzazione del volontariato sociosanitario e familiare, oggi assai presente e di grande qualità”. L’esponente dell’associazione, ha perciò chiesto che sia dedicata a questo tema una sessione specifica della prossima assemblea nazionale del volontariato, prevista per la primavera del 2007.