L’emergenza sommersa: gli effetti secondari della pandemia in ambito sanitario GLI APPROFONDIMENTI DI SCIENZA & VITA | FRANCESCA PIERGENTILI

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Roma, 17 dic. (askanews) - È stata adottata per consenso, dai 193 Stati membri, durante la 76esima sessione dell`Assemblea Generale delle Nazioni Unite, la Risoluzione che riconosce i diritti dellepersone con malattia rara, presentata da Qatar, Brasile e Spagna e promossa da RDI-Rare Diseases International, in partnership con Eurordis-Rare Disease Europe e NGO Committee for Rare Diseases.

		L`Italia è tra i 54 Paesi co-sponsor dell`iniziativa grazie all`azione di UNIAMO - Federazione Italiana Malattie Rare.

		UNIAMO in accordo con Eurordis - Rare Disease Europe e Rare Disease International, ha chiesto al Governo italiano di sostenere l`adozione della Risoluzione ONU a favore delle persone con malattia rara, per garantire una maggiore integrazione e inclusione sociale ai 300 milioni di persone con malattia rara nel mondo.

		La Risoluzione è uno strumento per includere le malattie rare all`interno del sistema delle Nazioni Unite, per rafforzare la comunità mondiale delle persone che vivono con una malattia rara e per promuovere e incoraggiare le strategie nazionali e la collaborazione internazionale. L`attuazione degli elementi chiave, presenti nella Risoluzione nei diversi Paesi, sarà inoltre monitorata e verificata dal Segretario Generale delle Nazioni Unite.

		"Le malattie rare nel mondo sono ancora poco conosciute e questa mancanza di conoscenza incide fortemente nella vita delle persone con malattia rara che sperimentano esclusione sociale e discriminazione sin da bambini. I più piccoli, infatti, faticano ad essere inclusi e integrati nei sistemi educativi insieme ai loro genitori che lottano per trovare e conservare il posto di lavoro costantemente esposto alle sfide di una persona che vive con malattia rara", dichiara Annalisa Scopinaro, Presidente di UNIAMO.

		"La nostra Federazione - aggiunge - è stata fra i promotori dell`azione sulla Risoluzione Onu e oggi desidero ringraziare il Ministero della Salute e la Missione permanente dell`Italia alle Nazioni Unite che, d`intesa con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, hanno sostenuto la richiesta fino all`approvazione. Questa Risoluzione rappresenta inoltre una pietra miliare per l`inclusività delle donne, che più di tutti sperimentano barriere nell`accesso alle cure, un maggiore stigma e spesso si ritrovano ad essere unici caregiver della famiglia".

	La Risoluzione ONU promuove il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) dell`Agenda ONU 2030, cui sia l`Ue che i singoli Stati membri si sono impegnati. In Europa questo si tradurrà nello sviluppo di un Piano d`Azione europeo per le malattie rare all`attenzione della Commissione europea.

	La Risoluzione rappresenta dunque un tassello fondamentale dell`operazione complessiva di re-inquadramento delle politiche attuali e future in materia di malattie rare per affrontare i bisogni insoddisfatti anche dei 30 milioni di persone che vivono in Europa con una malattia rara.

	Il commento della Missione permanente d`Italia alle Nazioni Unite che ha sostenuto l`adozione della Risoluzione ONU: "La tutela dei diritti delle persone che vivono con una malattia rara costituisce una condizione imprescindibile per il pieno riconoscimento della loro dignità e di quella delle loro famiglie e per la realizzazione di una loro piena ed effettiva integrazione nel tessuto sociale ed economico".

	"La risoluzione dell`ONU sulle malattie rare è un fondamentale passo in avanti per declinare il diritto universale alla salute nella maniera più ampia ed equa possibile, facendoci carico del benessere complessivo dei pazienti e dei loro caregiver e dando risonanza alla loro voce con un`eco mondiale - afferma Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute -. L`Italia ha un forte commitment nell`implementazione di strategie nazionali e internazionali per favorire la ricerca clinica, l`accesso ai trattamenti più adeguati e innovativi per i malati rari, la corretta formazione e informazione, come testimonia la recente approvazione da parte del Parlamento del Testo Unico sulle malattie rare. In questo senso, la spinta e la capacità di fare sistema che le Associazioni dei pazienti possono offrire è assolutamente preziosa e insostituibile".

	"Dalla Sclerosi laterale amiotrofica (SLA) all`Atrofia muscolare spinale (SMA), passando per le patologie mitocondriali, le leucodistrofie, le sindromi di Ehlers-Danlos, la Distrofia Muscolare di Duchenne e Becker fino alla Distrofia muscolare facio-scapolo-omerale. Sono tante le malattie rare che si accompagnano spesso a gravi disabilità fisiche, intellettive e del neurosviluppo e dunque con bisogni complessi da tutelare.
Sono lieta di poter affermare che abbiamo già iniziato a costruire quanto raccomandato in questa prima risoluzione dell`ONU dedicata alle sfide delle persone con malattie rare, con le politiche a partire dal disegno di Legge previsto dal PNRR che delega il Governo in materia di disabilità, che ha ricevuto il pieno sostegno e riconoscimento da parte del presidente del Consiglio Mario Draghi ed è stata votata all`unanimità dalla Camera. Il nostro impegno in questo senso rientra nell'ambizioso obiettivo di ammodernare e rendere più inclusivo il nostro sistema di welfare, in modo che nessuno sia più lasciato solo", afferma Erika Stefani, Ministro per le disabilità.

ONU, risoluzione storica: giustizia sociale e diritti alle persone che vivono con una malattia rara. Anche in Italia nuova attenzione. di FRANCESCA PIERGENTILI

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