Lo stupore davanti alla vita fragile / Liberi per Vivere

Dal 01/12/2009
al 01/12/2009
Dalle 19:30
alle 21:00
Città Potenza
Luogo Sala Convegni Parrocchia S. Maria del Sepolcro
Relatori Franco MASTRANGELO, Presidente parrocchiale Azione Cattolica; Enrico MAZZEO CICCHETTI, Presidente Ordine dei Medici Potenza; Marcello RICCIUTI, Responsabile Hospice Ospedale S. Carlo Potenza; p. Leone MOCERINO ofm, Parroco di S. Maria del Sepolcro; Giancarlo GRANO, responsabile regionale del laicato cattolico
Collaborazione Parrocchia S. Maria del Sepolcro
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Il tema del fine-vita torna di stretta attualità, sia per la sconvolgente vicenda del giovane belga che appena pochi giorni fa si è risvegliato dopo 23 anni da un coma ritenuto irreversibile, sia perché il Parlamento Italiano ha ripreso il dibattito sul Disegno di Legge Calabrò.
Ma che cosa pensa un credente del fine-vita?
Per chi crede la vita è un dono ricevuto da Colui che è il Creatore del cielo e della terra, il Signore della vita. La gratuità di questo dono, il suo essere motivato da nient’altro che da amore in ogni istante, dal primo all’ultimo, fa esclamare a chi guarda alla vita con gli occhi della fede: «Tutto è grazia!» (Teresa di Lisieux).  Per quanto possa sembrare paradossale, fede è riconoscere il dono anche nell’ora del dolore, perfino nel momento in cui il grido rivolto al Dio amato è quello dell’abbandono: «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?» (Marco 15,34).

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