La Chiesa di fronte a miracoli, prodigi e segni. Le basi teologiche e scientifiche del miracolo.

Dal 04/02/2012
al 04/02/2012
Dalle 17:00
alle 18:30
Città Ferrara
Luogo Coro della Chiesa di santa Chiara, corso Giovecca, 183,
Relatori prof. Massimo Gandolfini presentato da Chiara Mantovani
Collaborazione Centro Culturale Umana Avventura
Telefono 338.2137177
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    I miracoli, intesi come eventi prodigiosi ed inaspettati, hanno sempre affascinato gli uomini. Segni di una Presenza pietosa e provvidente, non sono necessari alla fede, né tantomeno la fondano, eppure sono indizi preziosi affidati alla ragione umana per intravvedere ciò che ordinariamente non è visibile. La Chiesa ha sempre esercitato un serio e onesto discernimento, accettando come credibili solo pochissimi tra i tanti fenomeni che la pietà popolare, e talvolta la creduloneria, esaltava come prodigi. Con quali criteri la Chiesa vaglia e accetta o rifiuta le manifestazioni straordinarie? C’è un metodo scientifico per fare chiarezza? Quale atteggiamento è prudente per un cattolico? E che cosa dice la cosiddetta scienza moderna? Di più: non è forse solo la Chiesa ad avere i mezzi per conciliare la natura con le sue eccezioni, consapevole come nessun altro che gratia perficit natura, cioè che la potenza di Colui che tutto può è in grado di oltrepassare senza distruggere ciò che Egli stesso ha creato. Senza questa certezza, si può dire senza questa Fede in un Padre onnipotente e misericordioso, la scienza e i suoi paradigmi non avrebbero nessuna possibilità di dialogo con la metafisica. Solo in Cristo, che ricapitola in sé tutte le cose, scienza e fede possono avere un linguaggio comune, possono tra loro collaborare per distinguere ciò che appartiene insieme all’umano e al trascendente, per fare giustizia rendendo a ciascuno il suo.

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