Il rapporto tra famiglia e mezzi di comunicazione è certamente un nervo scoperto della società contemporanea: da un lato le famiglie fanno fatica a confrontarsi con i vecchi e nuovi media, strumenti difficili da inserire in progetti e percorsi educativi e di qualità di vita; dall’altro, al di là di difese d’ufficio, i media non riescono a "raccontare veramente" la reale esperienza quotidiana delle famiglie, nelle sue fatiche ma anche nella sua "normale bellezza". La ricerca da cui prende il via il presente seminario di studio tende proprio a verificare quanto "racconti di famiglia" oggi presenti su televisione, radio, giornali, internet e "altre nuove diavolerie" corrispondano o meno alle percezioni di sé che le famiglie italiane hanno, quanto si sentano adeguatamente descritte e raccontate, e quanto invece siano distanti dalla vita reale sia le ”famiglie orribili" di Dinasty & Co., sia la classica famiglia del Mulino Bianco.
L’intera giornata è segnata dalla consapevolezza che per le famiglie è ormai il tempo del protagonismo, della responsabilità sociale, anche di fronte ai media: il messaggio che si intende lanciare, ad ogni famiglia, è quindi: "famiglie, siate i primi cantastorie della vostra esperienza!" Se sarete capaci di questo, anche i grandi strateghi della comunicazione, i romanzieri, i costruttori delle fiction, i redattori dei giornali e dei telegiornali, dovranno fare i conti con un discorso sulla
famiglia che avrà finalmente la voce della famiglia.