Droga: male oscuro della vita e della libertà

Dal 20/11/2009
al 20/11/2009
Dalle 16:30
alle 20:00
Città Firenze
Luogo -
Relatori Prof.ssa Cesarina Dolfi, già Preside di Scuola Media; Prof. Fernando Mantovani, Ordinario Diritto Penale Università di Firenze; Prof. Flavio Moroni, Ordinario Farmacologia Università di Firenze; Dott. Luca Teodori, Psichiatra, Psicoterapeuta. Modera: Prof. Piero Cioni, già primario di Medicina Interna, Coordinatore Comitato Etico Locale AOUC Firenze
Collaborazione Forum Toscano Associazioni Familiari, Movimento Cristiano Lavoratori Firenze, Serra Club Firenze, Unione Giuristi Cattolici Firenze, UNITALSI Toscana
Telefono 055 2399194
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    Torna spesso il dilemma tra progresso materiale e progresso morale e civile che non camminano insieme e si divaricano. Tra le zone oscure del nostro mondo del benessere c’è il dilagare delle droghe, ed anche dell’alcol, che attentano alla salute e poi anche alla vita. Una realtà che era confinata nel passato in aree sociali ristrette è diventata, anche per la facilità di reperire le sostanze, fenomeno di massa, toccando gli adulti ma soprattutto, in maniera drammatica, i giovani. Nella ricerca delle cause viene in questione la caratteristica di una società fortemente competitiva che chiede elevate prestazioni e il successo ad ogni costo, che vuole la ricerca di una massimizzazione del piacere; ma si devono evidenziare soprattutto i vuoti: in primo luogo la mancanza di “senso”dell’esistenza e di speranza per vincere l’angoscia la solitudine e la noia. Si tocca, anche a proposito della droga, quella contraddizione per cui l’uomo di oggi proclama la sua assoluta volontà di “autodeterminazione”, pretende di fare tutto e poi manifesta la sua estrema fragilità dovendo ricorrere all’aiuto di sostanze letali per vincere le difficoltà della vita. A fronte di coloro che propongono le stanze del buco, rinunziando, sostanzialmente al tentativo di un recupero, c’è il lavoro straordinario delle Comunità e delle strutture impegnate nella fatica titanica di ricostruire sul piano fisico e psichico chi cade nell’abisso della droga. Sul fenomeno influiscono certamente le mode e l’imitazione di comportamenti non abbastanza contestati specie sui mezzi di comunicazione; l’idea di un relativismo che ammette tutto e tutto mette sullo stesso piano. Si torna così alla educazione, a quella “emergenza educativa” che tocca scuola e famiglia e su cui tanto insiste la Chiesa; al bisogno di valori forti e alla necessità di riempire di contenuti positivi la libertà coniugandola colla responsabilità. Il presidente di Scienza & Vita Firenze dott. Marcello Masotti

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