In esclusiva su 2030 – Tra scienza & coscienza, il programma di Bioetica di Sat2000 condotto da Cesare Cavoni e in onda il giovedì alle 22.10 e in replica il venerdì alle 19.00 e il sabato alle 10.55, l’intervista al regista Emanuel Exitu, autore del documentario Greater-Defeating Aids vincitore del primo premio al Festival internazionale del documentario a Cannes. Il documentario racconta la storia di Rose Businghie, un’infermiera che in Uganda, con l’aiuto di due medici e cinquanta tra volontari e assistenti sociali, assiste oltre 2000 malati di Aids e 2050 orfani. Le donne malate di Aids assistite da Rose sopravvivono spaccando pietre che poi rivendono; dopo l’uragano Katrina le donne hanno raccolto 1200 dollari, tutto quello che avevano, e li hanno inviati ai familiari delle vittime. Oltre a questa storia, l’ultima puntata di 2030 si occuperà di ecologia umana applicata alla vita quotidiana attraverso l’uso della tecnologia e della scienza. È il caso della diagnosi prenatale, utilizzata secondo molti in maniera eugenetica. Medici, bioeticisti e rappresentanti di associazioni di malati, come La Quercia Millenaria che tutela la vita nascente, hanno sottoscritto nei giorni scorsi un documento che nasce dalla preoccupazione che "la diagnosi prenatale, da strumento utile per la diagnosi e cura delle malattie, stia diventando sempre più uno strumento di discriminazione eugenetica che giustifica la selezione delle nascite”. Interverrà Sabrina Paluzzi, presidente dell’associazione La Quercia MIllenaria.