S&V FOCUS | Trapianti: la nuova Risoluzione della World Health Assembly GLI APPROFONDIMENTI SCIENZA & VITA | Di Francesca Piergentili

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Gli ultimi dati del 2022 sui trapianti, forniti dall’Osservatorio globale sulle donazioni e i trapianti, indicano che ogni anno, in tutto il mondo, vengono eseguiti più di 150.000 trapianti di organi solidi (≤ il 10% del fabbisogno globale), con un aumento del 52% rispetto al 2010. La crescita risulta, però, ancora insufficiente a colmare la richiesta dei pazienti in attesa. I dati mostrano, inoltre, molte disuguaglianze e uno sviluppo asimmetrico dei trapianti in tutto il mondo: molti paesi non hanno ancora oggi sistemi e infrastrutture adeguate, normative specifiche e finanziamenti.

La 77ma sessione della World Health Assembly ha approvato a Ginevra il 29 maggio scorso una Risoluzione sull’aumento della disponibilità, dell’accesso etico e del controllo dei trapianti di cellule, tessuti e organi umani.

Il documento riprende gli elementi contenuti nella dichiarazione approvata nel novembre 2023 a Santander durante il vertice globale, a cui hanno partecipato 57 paesi, in materia di trapianti, dal titolo Towards Global Convergence in Transplantation: Sufficiency, Transparency and Oversight. Il vertice mirava a rivedere lo stato attuale della donazione e del trapianto e identificare le sfide principali per definire la direzione futura per i prossimi dieci anni. La Dichiarazione conclusiva (cd. “Dichiarazione di Santander“) individuava, così, alcune raccomandazioni rivolte alle autorità governative:  migliorare l’assistenza ai pazienti e dell’accessibilità al trapianto quale terapia salva-vita, tentando di eliminare le disuguaglianze; sviluppare percorsi di donazione in grado di sostenere il fabbisogno di trapianto, sia da cadavere che da donatore vivente, garantendo il consenso e la volontà del donatore; migliorare la trasparenza e la sorveglianza dei processi, con una particolare attenzione alla tracciabilità di organi, cellule e tessuti umani e alla condivisione dei dati con gli organismi internazionali, nel rispetto della normativa sulla protezione dei dati personali; prevenire  il traffico illecito di organi; promuovere pratiche innovative e responsabili per l’uso clinico di tutte le sostanze di origine umana (tra le quali rientrano anche però le cellule riproduttive).

Nella stessa prospettiva di azione, la Risoluzione approvata dall’Assemblea dell’OMS intende sviluppare i trapianti, contrastando le disuguaglianze, e introdurre misure per prevenire e combattere la tratta di persone, finalizzata all’espianto, e il traffico di organi umani, rafforzando i quadri legislativi. Si esprime, infatti, nel documento preoccupazione per i conflitti armati, le catastrofi naturali e le emergenze umanitarie che stanno creando in tutto il mondo situazioni di maggiore vulnerabilità umana, aumentando, così, il rischio di sfruttamento e di violazione dei diritti fondamentali.

Si raccomanda, inoltre, di sviluppare e attuare quadri normativi in linea con i principi guida dell’OMS, incoraggiando la donazione come atto altruistico, volontario e non remunerato, promuovendone un accesso equo, ma anche di garantire che le attività di donazione e trapianto si svolgano in centri autorizzati, accreditati o registrati, prevedendo specifiche misure di controllo (come ispezioni periodiche). Per promuovere la sicurezza si ritiene necessario raccogliere e comunicare tempestiva i dati su ogni singolo trapianto e di tracciare cellule, tessuti e organi donati.   È, inoltre, incoraggiata la ricerca sui trapianti, ma anche sullo sviluppo di terapie alternative.

L’OMS dovrebbe anche esaminare l’istituzione di una Giornata mondiale del donatore per sensibilizzare l’opinione pubblica e migliorare la comprensione sulla necessità di una donazione altruistica di cellule umane, tessuti e organi.

Tali impegni sembrano importanti per aumentare il numero di donazioni e di trapianti, per rispondere al bisogno di cura di tantissimi pazienti in attesa. Si ricorda, in tal contesto, rispetto all’intento di incentivare le donazioni, la necessità di rispettare sempre i principi della materia, a partire dalla regola generale che il donatore sia dichiarato morto prima del prelievo degli organi a fini di trapianto (dead donor rule) – sia per l’accertamento della morte con criterio neurologico, sia per l’accertamento con criterio cardiocircolatorio – e che l’avvenuta morte del donatore sia stata accertata secondo criteri validati dalla comunità scientifica: tale regola è presupposto necessario per considerare come legittimo, sotto il profilo etico e giuridico, ogni attività di prelievo a fini di trapianto.

Appare anche fondamentale la diffusione di un’autentica cultura del dono, a partire dal potenziamento delle campagne informative in materia, in grado di fornire informazioni adeguate, complete, comprensibili e aggiornate agli ultimi progressi della ricerca in materia: l’informazione è presupposto, anch’esso necessario, per l’espressione del consenso alla donazione e, pertanto, base stessa per lo sviluppo della stessa attività trapiantologica.

La donazione di organi risponde ancora oggi ad una necessità “sociale”, che guarda al bisogno di cura di tantissimi pazienti che attendono l’operazione salva-vita di trapianto: la donazione spinge ad andare oltre sé stessi, per il bene dell’altro. Promuovere i trapianti, nel rispetto della dignità umana, vuol dire rafforzare la cultura della vita, della solidarietà e della speranza.

Di fronte ai continui attacchi alla vita fragile e vulnerabile, in tutte le sue forme, – conseguenza del diffondersi di una “cultura” dello scarto e dell’individualismo – la società necessità di gesti concreti di solidarietà che testimoniamo il valore della vita e delle relazioni umane.

 

Per approfondire:

  1. World Health Assembly, Increasing availability, ethical access and oversight of transplantation of human cells, tissues and organs, 2024 (pp. 15-19)
  1. Dichiarazione di Santander, 2023
  1. The Global Report on Trafficking in Persons prepared by the United Nations Office on Drugs and Crime, in accordance with the provisions set out in United Nations General (2020), 2021
  1. Discorso del Santo Padre all’Associazione italiana per la Donazione di organi, tessuti e cellule (AIDO), 13 aprile 2019

 

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